Tre volte capitale – dell’impero romano d’occidente, al tempo di Teodorico re dei Goti e dell’impero di Bisanzio in Europa – Ravenna è città ove si respira arte, storia e cultura.
Di quel periodo rimane traccia indelebile nei ben 8 edifici dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO dal 1996, da quel momento la Basilica di San Vitale, il Mausoleo di Galla Placidia, il Battistero degli Ariani e quello degli Ortodossi, la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo e in Classe, la Cappella Arcivescovile e il Mausoleo di Teodorico non sono più patrimonio esclusivo della città di Ravenna, ma dell’umanità intera.
Chi ne percorre il centro storico se ne innamora oggi come avvenne nel passato a Boccaccio, che vi ambientò una delle sue più belle novelle, a Gustav Klimt che ne trasse ispirazione per le sue opere, ad Hermann Hesse che le dedicò alcuni versi o a Carl Gustav Jung che ha raccontato il suo senso di smarrimento davanti alla tomba di Galla Placidia.
. Questi sono solo alcuni dei celebri viaggiatori che rimasero affascinati dalla magnificenza dei colori dei mosaici e dei monumenti.
Ma Ravenna non è solo questo: è stata città romana, gotica, bizantina, ma anche medioevale, veneziana e infine contemporanea.
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