Pochi sanno che Bologna un tempo era detta “la Piccola Venezia” per le acque che attraversavano la città e che erano visibili nei numerosi canali scoperti.
Le tracce di questo antico passato che parlano di mulini per la produzione, trasporti sull’acqua e porti, sono oggi in parte nascosti nel sottosuolo. Rimangono, però, ancora segni visibili e affascinanti lungo il percorso cittadino: canali, chiuse e chiaviche che regolavano il flusso di queste acque.
Punto di partenza per questo viaggio alla ricerca delle acque è la Finestrella di Via Piella che mostra un suggestivo scorcio che si affaccia sul canale delle Moline.
Proseguiremo, poi, il nostro percorso approfondendo l’approvvigionamento delle acque per le fontane pubbliche della città, dal Nettuno alla Fontana Vecchia, fino a giungere sul pendio dei colli bolognesi ove visiteremo i Bagni di Mario: nome che è stato erroneamente dato alla Cisterna di Valverde quando è stata scoperta nel XX secolo, credendola un centro termale di epoca romana. L’edificio, di indubbio fascino anche perchè sotterraneo, è invece di epoca rinascimentale (1563) ed è strettamente connesso alla storia del nostro Gigante, il Nettuno.
Giunta ai giorni nostri, la costruzione è formata da una vasca principale di forma ottagonale, da quattro condotti ciechi che si inoltrano nella collina e da tre conserve di raccolta collegate fra di loro.
DESTINATARI: chi desidera scoprire un aspetto meno noto della città ma molto affascinante e ama camminare
DURATA: 3.5 ore circa (le tempistiche si possono modificare in base alle esigenze del gruppo)
PERCORSO: (il percorso si può modificare in base alle esigenze del gruppo)
Contributo visita guidata e sistema microfonaggio.
Visita disponibile su prenotazione